Casa passiva, quanta confusione

Il tema della casa passiva è attuale e oramai sono sempre di più le persone interessate a questo nuovo concetto di edificio. Attenzione però a cosa vi offre il mercato (anche dei professionisti).
L’abuso del termine “casa passiva” è oggi incontrollato. I tecnici del settore edilizio l’hanno fatto loro, un po’ per promuovere un concetto di un edificio che consuma poco dove le persone vivono bene, un po’ (tanto) per marketing.

Sebbene nel mercato siano presenti tanti tecnici bravi e qualificati, altrettanti sono quelli improvvisati (stessa cosa per le aziende) dai quali è meglio diffidare.
Facciamo chiarezza.
Una casa passiva (o Passivhaus che dir si voglia) si può definire tale se ha un calcolo PHPP e se rispetta i limiti previsti dal Passive House Institute (PHI).

Estratto calcolo PHPP

Quindi non lo è un CasaClima Gold, che rimane comunque un edificio ben realizzato e che consumerà pochissimo (una PHI è sicuramente una CCGold viceversa non è detto).
Non lo è sicuramente un edificio anche in classe A4 del certificato energetico nazionale.
A livello progettuale i calcoli necessari per le varie verifiche sono un po’ degli sbattoni e non sono digeribili a tutti i tecnici.
E’ richiesta una competenza e una preparazione che alla volte persino i corsi specialistici non sono in grado di dare.
E’ importante il cantiere, l’esperienza maturata sul campo per governare al meglio le scelte su involucro e impianto e di conseguenza i costi.
L’inesperienza genera scelte sbagliate e porta a dire delle inesattezze del tipo che sono case per ricchi e dal costo elevato.
Oggi grazie alla tecnica e allo sviluppo di componenti sempre più innovativi (anche italiani) i prezzi sono accessibili e in linea con il mercato (extracosto 6-7%).
Per chi è interessato a costruire una casa passiva il primo suggerimento è quello di fare ricerca e richiedere progettisti e aziende con referenze.
Siate scrupolosi e non fermatevi al nome di chi avete di fronte, fatevi dimostrare cos’ha fatto, interrogatelo.
Non fermatevi alla parcella o all’ultima pagina del preventivo (è importante ma non è tutto), valutate la competenza, la passione e la disponibilità a trasmettervi conoscenza.
La casa passiva è un percorso entusiasmante, di condivisione totale con il cliente, dove ogni tassello deve essere nel posto giusto.

Attenzione…non è ammessa improvvisazione e superficialità!

Prima PH Plus in Italia – Chiaverano (TO)
Zeropositivo architetti

 

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