Conviene davvero una casa passiva ?

Qual’è l’extracosto di una casa passiva rispetto ad una casa tradizionale e in quanto tempo si ripaga?
Sono domande comuni alle quali oggi abbiamo provato a dare una risposta.

Prendendo come esempio l’edificio ristrutturato di Vicoforte portato in standard Passivhaus EnerPHit , abbiamo effettuato un confronto con lo stesso edificio costruito a norma di legge, valutandone l’extracosto e il tempo di ritorno.

http://www.zeropositivoarchitetti.com/progetto/69/casa-del-custode-2.0.html
Passivhaus EnerPHit di Vicoforte: prima e dopo l’intervento
Estratto foglio di verifica Passivhaus

In materia di efficienza energetica degli edifici la regione Piemonte ha un quadro legislativo particolarmente articolato frutto della sovrapposizione di leggi sia regionali che nazionali.
L’intervento secondo il D.M 26/06/2015 si configura come “Ristrutturazione importante di primo livello” ed è quindi soggetto a verifiche sull’involucro e sugli impianti come (ad esempio) il rispetto di valori limite per la potenza termica invernale ed estiva, l’energia primaria globale, le schermature, l’efficienza dell’impianto termico ecc…
Risulta inoltre obbligatoria la quota minima di installazione del fotovoltaico, mentre non è necessario il rispetto del limite del 50% della quota di rinnovabile termico previsto dal dlgs 28/2011 .

Questo per dire che le verifiche sull’edificio a norma di legge non sono banali e sono state tenute in considerazione nella formulazione della soluzione di Classe A nazionale.

Vediamo nel dettaglio le strategie involucro/impianto a confronto:

casa passiva extracosto

Una specifica: la proposta a norma di legge individuata pareggia la stessa proposta impiantistica della Passivhaus sia a livello di prestazioni che in  requisiti di comfort indoor (ipoteticamente).
La VMC, anche se non obbligatoria per norma, è stata inserita per garantire la salubrità degli ambienti e scongiurare probabili fenomeni di muffa e condensa per via di ponti termici non risolti e scarsa tenuta all’aria.
La soluzione “tradizionale” si attesta in classe A3  con un Indice di Energia Primaria non rinnovabile pari a 50,80 kWh/mqa.

Nonostante ciò l’involucro non è un granchè, basti pensare che il carico  termico e il fabbisogno specifico per riscaldamento sono più del doppio rispetto alla soluzione Passivhaus!

L’extracosto stimato di 12.000,00 euro è dovuto al maggior costo delle coibentazioni, al passaggio alla vetratura tripla del serramento e da alcune accortezze per la tenuta all’aria. L’impianto di climatizzazione invece non subisce extracosti risultando persino più conveniente.

Ma in quanto tempo si ripaga l’extracosto?

Come primo passo siamo partiti da determinare il risparmio economico della ristrutturazione Passivhaus, pari a 1200,00 euro l’anno.

risparmio economico casa passiva

Successivamente siamo andati a calcolare il valore di questo risparmio tra 30 anni, ovvero nel periodo di vita utile della casa.
Piccolo inciso: il calcolo non è correttissimo in quanto la vita di una Passivhaus si può considerare pari a 50 anni per via della grande qualità costruttiva verificata in opera (siamo stati cautelativi).

In pratica 1200,00 euro all’anno di risparmio economico generano un complessivo di 41.600,00 euro dopo 30 anni, giustificando così un investimento superiore.
L’extracosto di 12.000,00 euro si ripaga in 9 anni, addirittura in 3 usufruendo delle detrazioni fiscali in vigore.

Considerazioni

L’approccio Passivhaus risulta vincente sia dal punto di vista del comfort abitativo, sia dal punto di vista economico rappresentando oggi un investimento sicuro e dal ritorno garantito, applicabile su differenti tipologie edilizie (residenziale, uffici, scuole ecc).
Crediamo inoltre che valutare la convenienza in funzione del solo risparmio economico sia  piuttosto riduttivo; andrebbero considerate l’incidenze delle  minori manutenzioni dei componenti e il valore residuo dell’immobile a fine vita rispetto all’edificio “tradizionale”, inevitabilemente soggetto a più rapido degrado e a interventi di ammodernamento più onerosi.
Possiamo inoltre affermare che se nel “nuovo” non ci sono dubbi sulla convenienza all’approccio, l’esperienza ci porta a dire che nel campo della ristrutturazione sono sempre necessarie valutazioni caso per caso, considerando fattibilità tecnica ed economica degli interventi.
E’ comunque possibile ottenere anche nei casi più difficoltosi significativi risparmi economici e migliorare la qualità degli ambienti di vita.

Casa Q – Zeropositivo Architetti 2015 Ristrutturazione ad altissima efficienza non oggetto di certificazione Passivhaus per via di alcuni impedimenti delle strutture esistenti.