I giovani committenti hanno acquistato questa villa degli Anni Settanta a Volpiano, nella prima cintura di Torino, con l’obiettivo di proiettarla nel 2020, trasformandola in un edificio efficiente, confortevole e dal design moderno.La villa, in parte ispirata ad un progetto di una rivista americana, aveva una forte caratterizzazione estetica e si sviluppava su 3 livelli. L’articolazione di spazi e volumi, si traduceva in una geometria molto complessa, con numerosi sbalzi, aggetti e interferenze tra locali riscaldati e non riscaldati.
I principali vincoli erano quindi di ordine tecnico, ma non erano trascurabili quelli di ordine percettivo: l’edificio esistente pareva infatti derivato dall’aggregazione di 2 progetti distinti, scarsamente integrati tra loro e privi di un vero e proprio denominatore comune.
Il progetto di Zeropositivo, ha previsto innanzitutto una profonda riqualificazione architettonica. Il primo obiettivo è stata la ricerca di un’immagine unitaria, coerente e fortemente caratteristica, dalle linee molto moderne.
Viste le criticità del fabbricato esistente, dal punto di vista termico, funzionale e strutturale, la proposta è stata di demolire la preesistenza mantenendo il piano terreno e di ricostruire un nuovo volume in legno con una struttura a telaio.
Tutti gli aspetti di efficientamento energetico e di adeguamento sismico, che hanno consentito di portare l'edificio ai massimi livelli di comfort, salubrità e risparmio energetico hanno sfruttato appieno le potenzialità del Superbonus 110%.
Grande importanza ha avuto la progettazione strutturale, mirata ad adeguare sismicamente la struttura rimanente a seguito delle demolizioni.
Gli interni, che già in origine presentavano spazi davvero molto ampi, sono stati completamente rivisti. L’accesso avviene al piano terreno e da qui si sale al primo piano dove si sviluppa l’abitazione principale. La zona giorno è costituita da un grande open space dove si trovano una cucina con isola, che si apre su un ampio terrazzo affacciato sul verde, ed il soggiorno; una scala prosegue fino al piano primo e conduce da un lato ad un soppalco, dall’altro ad un altra terrazza. Le grandi vetrate di nuova realizzazione, ampliano ulteriormente gli ambienti, regalando dei begli scorci del verde, delle montagne in lontananza oppure del cielo.
Il progetto energetico è realizzato in standard Passivhaus, perseguendone gli obiettivi sia in termini di consumi che di benessere abitativo.
L’involucro presenta strutture opache e trasparenti con trasmittanze molto basse, tipiche degli edifici passivi. Tetto e pareti sono isolate con circa 300 mm di coibentazione continua in fibra di legno e serramenti in pvc-alluminio con triplo vetro basso-emissivo di Internorm, molto belle e anche molto performanti. Le facciate sono realizzate in parte con cappotto termico, in parte con un sistema ventilato che permette di compensare e gestire la discontinuità architettonica con il piano terreno esistente.
Il basso carico termico viene soddisfatto da un impianto in pompa di calore aria-acqua con unità esterna Nilan Air9 che alimenta due ventilconvettori canalizzati, uno per la zona giorno e uno per la zona notte.
Un aggregato compatto Nilan Compact P si occupa della ventilazione dei locali, attraverso circuiti di mandata e ripresa, oltre a coprire in parte il carico termico invernale ed estivo.
La stessa unità produce anche acqua calda sanitaria con un bollitore interno da 180 litri integrato da un’unità compatta SHW da 270 litri per implementarne la capacità.
L’impianto fotovoltaico da 11 kW presente in copertura abbinato a un accumulo da 20 kWh consentirà la quasi totale copertura dei consumi energetici dell’edificio, annullando o quasi l’impatto ambientale dello stesso.